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Lending Club: e i prestiti P2P si quotano in Borsa
Anche le Borse rivolgono la loro attenzione ai prestiti social. La realtà dei finanziamenti P2P sta acquisendo sempre maggiore rilevanza. Un fenomeno collegato all’aumento della domanda di credito dovuto alla crisi e alla crescente diffusione dei comportamenti collaborativi.
Il peer to peer dei prestiti si basa su un rating condiviso tra gli utenti e si differenzia dalle tradizionali procedure previste da banche e finanziarie in termini di credito al consumo: le offerte e le richieste si incontrano su una piattaforma web senza intermediazione, permettendo di raccogliere velocemente le informazioni necessarie e sottoscrivere accordi tra privati.
Un successo crescente, testimoniato dall’entrata in Borsa di Lending Club, il primo marketplace negli Stati Uniti, con un flusso di finanziamenti di oltre 4 miliardi di dollari (contro i 650 milioni del suo più diretto competitor, Prosper). Nella sua mission, Lending Club sottolinea la volontà di creare una piattaforma online basata su una tecnologia più efficiente rispetto ai sistemi tradizionali che regolano l'incontro tra domanda e offerta.
Google lo scorso anno ha investito una quota pari a 125 milioni di dollari nella piattaforma che è cresciuta più del 100% annuo: una svolta per i finanziamenti, spinta anche dagli alti ritorni per i prestatori e, contemporaneamente, dai tassi contenuti, nettamente inferiori a quelli degli istituti di credito. Un successo tale da spingere gli azionisti all’entrata in Borsa, prevista entro l’anno.
Secondo indiscrezioni del Financial Times, la compagnia, nata nel 2007, verrà valutata intorno ai 5 miliardi di dollari. Dal 1 dicembre l’azienda ha organizzato un road show negli Usa per promuovere la quotazione e attrarre i possibili investitori, che non stanno tardando a farsi avanti.
Se da un lato gli analisti finanziari paventano l’ipotesi di generare una spirale negativa simile alla bolla dei mutui subprime, dall’altro il social lending sembra al momento una delle soluzioni più innovative nel business del credito al consumo. Alcuni esperti del settore, quali ad esempio David Snitkof, sostengono che il panorama futuro della finanza globale stia per essere rivoluzionato completamente.
Lending Club è la prima realtà di finanziamenti P2P a decidere di entrare in Borsa.
Si tratta di un passo storico destinato a cambiare non solo lo scenario del social lending, ma più in generale della sharing economy, con effetti decisivi anche su importanti realtà del settore come Airbnb e Uber.
Secondo il venture capitalist Charles Moldow il mercato dei prestiti online si appresta a raggiungere una massa critica tale da poter sostenere una crescita esponenziale. Tra le peculiarità dei servizi di P2P lending, c’è il benefit di poter reintrodurre i capitali risparmiati, con una riduzione delle spese di intermediazione e la spinta all’investimento in nuove iniziative.
Le compagnie che si occupano di prestito tra privati stanno vivendo un momento d’oro, complice anche il flusso di capitali istituzionali, interessati ai potenziali guadagna e alla predicibilità dei rischi.
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