Quota capitale

La quota capitale è la porzione della rata periodica di rimborso di un finanziamento che rappresenta la parte del capitale iniziale preso a prestito che viene restituito dal debitore con quella stessa rata.

La restante parte della rata viene detta quota interessi e costituisce il pagamento di una parte degli interessi totali che matureranno sul finanziamento.

La misura di tutte le rate e la loro composizione tra quota capitale e quota interessi viene determinata dal calcolo del piano di ammortamento del prestito, basandosi sul tasso d’interesse stabilito contrattualmente. Nei casi di finanziamenti a tasso fisso il piano di ammortamento permette di conoscere da subito con precisione l’ammontare e la composizione di tutte le rate, mentre con un tasso variabile la quota interessi potrà variare a seconda dell’andamento del costo del denaro e del parametro fissato da contratto per il calcolo del tasso d’interesse da applicare al finanziamento, come ad esempio l’indice Euribor.

Esistono diverse modalità di calcolo del piano di ammortamento, tutte basate su modelli e formule di matematica finanziaria. La soluzione normalmente utilizzata nei prestiti è quella dell’ammortamento cosiddetto “francese”, che prevede il pagamento di rate costanti nel tempo. Con tale sistema le rate avranno quindi tutte lo stesso importo (ad eccezione dei prestiti a tasso variabile), ma la loro composizione cambia.

Il valore della quota capitale, infatti, aumenta progressivamente nel tempo, mentre quello della quota interessi si riduce rata dopo rata. Nelle rate iniziali, quindi, la componente degli interessi è maggiore, mentre le rate finali avranno un importo residuo di interessi quasi nullo e saranno costituite quasi esclusivamente dalla quota capitale.

Per questo motivo risulta più conveniente ricorrere ad un’estinzione anticipata del prestito quando ancora si è nella prima metà del periodo di durata totale del finanziamento, in modo da poter godere di un risparmio significativo sugli interessi.