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Criteri di valutazione del prestito

Le banche e le società finanziarie che ricevono dai potenziali clienti una richiesta di prestito valutano tali richieste in base ad una serie di criteri e parametri, al fine di analizzare e valutare l’affidabilità creditizia dei clienti stessi e in base a ciò decidere se concedere o meno il prestito e a quali condizioni. Tali parametri possono variare da banca a banca o essere valutati in modo differente, ma in qualsiasi caso devono rispettare le norme e le direttive stabilite dalla Banca d’Italia.

I criteri di valutazioni si basano su tre parametri principali:

  • credit scoring
  • età del richiedente
  • reddito del richiedente.

ll parametro principale è certamente il credit scoring (bureau score) che esprime, attraverso dati statistici basati su elementi oggettivi e soggettivi, l’affidabilità creditizia stimata di colui che richiede il finanziamento. Se il rischio di insolvenza supera i limiti fissati dalle politiche di rischio della singola banca, la richiesta di finanziamento sarà rifiutata.

Per quanto riguarda l’età, quella minima per ottenere un prestito è 18 anni. Ciascuna banca stabilisce poi un limite massimo di età, il quale non supera normalmente gli 80 anni al termine del rimborso del finanziamento, entro il quale si può ottenere un finanziamento. In generale però, più l’età aumenta meno soluzioni finanziarie saranno disponibili.

Un terzo criterio di valutazione è il livello di reddito, il quale deve essere stabile e dimostrabile: saranno quindi avvantaggiati i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato, mentre coloro che hanno un contratto a tempo determinato potranno ricevere un finanziamento con un piano di rimborso che non può andare oltre la scadenza di tale contratto lavorativo. Chi invece ha un reddito non dimostrabile, per ottenere un finanziamento dovrà poter fornire altre garanzie. 

Il reddito viene valutato anche in base al rapporto tra la rata del finanziamento ed il reddito stesso, che indica la capacità di rimborso del richiedente e l’importo massimo erogabile. In genere, tale importo non deve superare un terzo del reddito netto mensile del richiedente. Le banche possono però decidere di applicare condizioni più restrittive o permissive, concedendo un rapporto rata/reddito più restrittivo, specialmente in caso di redditi bassi, o viceversa anche per soglie intorno al 40% in caso di redditi molto elevati.

Va tenuto presente che in genere, per le valutazioni relative al reddito, gli enti finanziatori considerano il valore del reddito mensile al netto delle eventuali uscite periodiche che il cliente sostiene per il rimborso di altri finanziamenti già esistenti.

Ultimo aggiornamento 28/10/2019

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