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Il prestito elettronica e PC
I prestiti propedeutici all’acquisto di articoli di elettronica di consumo, quali telefoni cellulari, smartphone, macchine fotografiche e pc, sono una forma di credito al consumo appartenente alla categoria dei prestiti finalizzati
Tali prestiti sono associati all’acquisto di beni elettronici, pertanto sono attivati direttamente dai venditori in virtù di condizioni di esclusiva stipulate con banche e finanziarie.
Indice
I prestiti finalizzati
Nel caso dei prestiti finalizzati, il finanziamento è vincolato all’acquisto di uno specifico articolo di elettronica di consumo e viene erogato dalla finanziaria al venditore, quindi rimborsato a rate dall’acquirente.
La finanziaria eroga la somma pattuita al rivenditore, a saldo del bene venduto, e il cliente si vede dilazionare nel tempo il prezzo di acquisto corrispondendo ogni mese le rate di rimborso.
Si tratta di formule di finanziamento pensate nella logica delle vendite, quindi facilmente accessibili a condizioni e tassi di interesse vantaggiosi. Tuttavia proprio la semplicità con cui vengono ottenuti i prestiti elettronica e PC, unita al ridotto importo mensile delle rate, costituisce spesso un rischio di sovraindebitamento per chi utilizza questo tipo di prestiti.
Le garanzie richieste
Non occorrono particolari requisiti per ottenere un prestito elettronica, salvo dimostrare di possedere un reddito certo e una buona affidabilità creditizia.
Per far fronte al rischio di insolvenza, gli Istituti di credito richiedono a garanzia la firma di un coobbligato o di un terzo fideiussore, che si faccia garante del buon esito dell'operazione, soprattutto quando sussistano determinate condizioni come ad esempio un richiedente con un'anzianità lavorativa recente oppure se la somma richiesta è consistente.
Di fatto non esiste una regola precisa, perché ogni Istituto ha sue procedure ed è sua discrezione richiedere garanzie.
Cosa deve contenere un contratto
Un contratto di prestito per elettronica e pc deve includere i seguenti elementi:
- il tasso di interesse;
- il prezzo di ogni servizio e condizione, ad esempio i maggiori oneri in caso di mora;
- l'ammontare del finanziamento e le modalità di erogazione;
- le rate con gli importi e la scadenza di ognuna;
- il TAEG (tasso annuo effettivo globale);
- il dettaglio delle condizioni analitiche secondo cui il TAEG può essere eventualmente modificato;
- gli oneri esclusi dal TAEG, con importo corrispondente e causale;
- le garanzie, se richieste;
- le coperture assicurative escluse dal TAEG, se presenti,.
Il mancato pagamento di una rata
Quando si dovesse rilevare anche un solo episodio di mancato rimborso, scatta immediatamente l’inadempienza verso l’Istituto finanziatore, con conseguenze poco piacevoli per il titolare del prestito. Più specificamente, il debitore inadempiente subirà:
- una maggiorazione degli interessi, con relativa applicazione di mora;
- il rischio di vedere il proprio nome inserito nella lista dei pagatori ritardatari e/o la segnalazione alla Centrali Rischi, che passa l’informazione all'intero sistema bancario e finanziario con pesanti conseguenze sull'affidabilità creditizia del debitore che si troverà in futuro in difficoltà ogni volta che dovesse richiedere un prestito.
E non è tutto, perché basta saltare o ritardare il pagamento di una sola rata per autorizzare l'Istituto finanziatore a risolvere unilateralmente il contratto, con l’obbligo per il cliente di pagare tutte le spese bancarie e di protesto, oltre a tutti gli oneri sostenuti dall'Istituto per recuperare le somme dovute, con in più il versamento di una penale.
Il contratto di prestito e quello di acquisto del prodotto elettronico sono due cose diverse e separate, perché il primo interessa consumatore e venditore, mentre il contratto di finanziamento del prestito finalizzato è tra il consumatore e la finanziaria.
Questo comporta che se si dovessero rilevare nel prodotto malfunzionamenti, non sarà possibile rivalersi sul rivenditore interrompendo il rimborso del prestito, perché questo avrebbe come conseguenza una segnalazione negativa alle banche dati dei sistemi di informazioni creditizie.
L’estinzione del prestito prima della scadenza
Secondo quanto dice la legge, il consumatore ha sempre la possibilità di effettuare l’estinzione anticipata del prestito, avendo diritto non solo al rimborso del capitale residuo, ma anche al pagamento di una penale che non superi l’l’1% del capitale finanziato, seguendo quanto stabilito nel contratto sottoscritto.
Come la banca valuta il prestito
Vediamo in sintesi alcuni criteri di valutazione del prestito elettronica e PC.
- Il rischio: ogni Istituto applica una propria politica di rischio nella valutazione delle richieste, basandosi sui dati statistici in suo possesso (credit scoring), così da mantenere le insolvenze al di sotto di un determinato livello.
- Il reddito: una richiesta di prestito per essere accettata deve prevedere una valutazione del livello di reddito del richiedente anche in rapporto all’entità della rata da rimborsare.
- L’affidabilità creditizia: una valutazione che è lontana dall’avere alcun significato "morale". Gli Istituti ponderano infatti il livello di rischio di ogni richiesta, seguendo le indicazioni trasmesse dalle Centrali Rischi. Se la storia creditizia del richiedente presenta alcune "pecche" (ritardi nei rimborsi di precedenti finanziamenti, insoluti, ecc.) la probabilità che la richiesta venga accettata è più bassa. In questi casi si potrà provare a ricorrere alla Cessione del quinto: tale soluzione, offrendo le opportune garanzie all'Istituto finanziatore, consente di adottare criteri di valutazione più flessibili.
L’onerosità del prestito
Trovandosi di fronte a più proposte di prestito, la scelta dovrà tenere conto non solo della rata mensile, ma anche dell'onerosità complessiva. Non si tratta di una valutazione semplice perché le voci di spesa di un finanziamento possono essere numerose (importo erogato, interessi, oneri accessori, eventuali spese iniziali, costi assicurativi) e non sono facilmente misurabili.
È dunque bene prima di sottoscrivere un prestito valutare:
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Il Tasso Annuo Nominale (TAN): rappresenta il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, applicato al capitale finanziato (talvolta al lordo di eventuali costi assicurativi o spese di istruttoria). A partire dall'importo finanziato e dalla durata del prestito, consente di calcolare la quota di interesse che andrà corrisposta all'istituto finanziatore, e che insieme alla quota di capitale determina la rata di rimborso.
Per calcolare l'importo della rata mensile e la spesa totale per gli interessi, basta andare nella sezione dedicata agli strumenti di calcolo, indicando le principali caratteristiche del finanziamento. -
Il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG); una misura del costo complessivo del finanziamento calcolata su base annua ed espressa in termini percentuali, comprensiva di eventuali oneri accessori come le spese di istruttoria e le spese assicurative. Quest’ultime possono essere escluse dal calcolo, a discrezionalità dell’Istituto.
Bisogna dunque sempre prestare molta attenzione alla spesa complessiva del finanziamento, vagliando ogni singola voce prevista dal contratto. Nella sezione dedicata agli strumenti di calcolo puoi calcolare il TAEG del prestito e confrontare le offerte di prestiti, scoprendo quelli per te più vantaggiosi.
Ultimo aggiornamento ottobre 2020
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