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Apertura di Credito

L’apertura di credito, disciplinata dagli articoli 1842 e seguenti del Codice Civile, è il contratto con il quale una banca si obbliga a tenere a disposizione della controparte una somma di denaro (linea di credito, utilizzabile in un’unica o in più soluzioni, per un periodo di tempo contrattualmente determinato o a tempo indeterminato.

L’apertura di credito è un contratto oneroso a prestazioni corrispettive, per cui a fronte della disponibilità di credito ottenuta dalla banca il cliente è tenuto a riconoscere alla banca delle commissioni di conto, che sono normalmente dovute anche se il cliente non utilizza il credito concesso, e gli interessi sulle somme utilizzate. Il cliente si impegna a restituire gli importi utilizzati e gli interessi maturati.

In caso di apertura di credito a tempo determinato solo la banca può recedere dal contratto, ma soltanto per giusta causa, sospendendo immediatamente l’utilizzo del credito da parte del cliente ma con l’obbligo di concedergli 15 giorni per restituire le somme utilizzate. Se l’apertura di credito è a tempo indeterminato entrambe le parti potranno recedere in qualsiasi momento, dando però un preavviso alla controparte di 15 giorni.

L’apertura di credito può essere in conto corrente o semplice, a seconda che il cliente abbia o meno la possibilità di ripristinare con successivi versamenti la somma messagli a disposizione dalla banca. In entrambi i casi il cliente può attingere alla somma disponibile con prelievi differenti. Inoltre, nel primo caso il cliente ha anche la possibilità di prelevare più di quanto ha versato rispettando però i limiti del fido concordato.

La banca può decidere di concedere la disponibilità di credito allo scoperto, affidandosi quindi semplicemente alla generica affidabilità del cliente, o con garanzie. La banca può richiedere al cliente garanzie reali o personali, le quali non si estinguono fino alla fine del rapporto tra banca e cliente. Nel caso in cui le garanzie offerte dal cliente risultino essere insufficienti, la banca è libera di richiedere nuove garanzie, di ridurre la somma messa a disposizione o di recedere dal contratto.

Ultimo aggiornamento 21/10/2019

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